Sabato 15 ottobre alle 11, Sala Stabile Palazzo Platamone, si daranno appuntamento il figlio dell’autore, Jean Pierre Sammut, Salvo Bonfirraro, Luciano Buono ed Henry Frendo
Da una sponda all’altra del Mediterraneo per ricordare le comuni origini e il destino parallelo di due isole che si fronteggiano. La Sicilia e Malta si incontreranno questo sabato, 15 ottobre, per la premiere italiana de “I Giovanniti – La storia dei Cavalieri di Malta” (Bonfirraro editore), il libro finora inedito di Frans Sammut, che narra le leggendarie gesta dell’Ordine dalle origini in Terra Santa agli insediamenti a Cipro e a Rodi, dal più che bisecolare governo dell’arcipelago maltese, fino alla sede attuale di Roma.
In occasione del Sabir Fest, infatti, l’incontro culturale avverrà a Catania, nella bellissima cornice del Palazzo Platamone (Sala Stabile, ore 11), e che prevederà gli interventi dell’editore Salvo Bonfirraro, di Luciano Buono, Cavaliere del Gran Priorale di Catania del Sovrano Militare Ordine di Malta, di Henry Frendo, docente di Storia Moderna dell’Università di Malta, e di Jean Pierre Sammut, il figlio minore dello scrittore, ricorderà il padre, scomparso nel 2011 per un male incurabile.
Un incontro voluto fortemente dall’editore per sancire ulteriormente l’amicizia che lega storicamente le due isole del mare nostrum: «Pubblicare Sammut è stato quasi un dovere morale, per l’ineguagliabile statura dell’autore – ha affermato Bonfirraro – Perché, d’altronde, se Sammut è un nome roboante nell’isola, estremo lembo di Europa, in realtà, da una sponda all’altra del Mediterraneo, è strettamente legato anche all’élite culturale italiana, grazie soprattutto al suo impegno didattico – formativo all’Università per Stranieri di Perugia. Non è un caso, infatti, che Paolo Grossi – giudice della Corte Costituzionale e professore ordinario dell’Università di Firenze – firmi la prefazione della nuova opera».
Proprio per l’occasione il governo maltese ha inviato uno dei suoi migliori intellettuali: Frendo è decisamente una personalità rilevante del panorama europeo, considerato il suo passato impegno come funzionario dell’UNHCR, di stanza in luoghi come il Mozambico, lo Zimbabwe, l’Egitto e Papua Nuova Guinea.
Il saggio storico, interamente scritto in lingua italiana e arricchito da un significativo corredo fotografico, è incentrato su uno dei più importanti e valorosi ordini cavallereschi della Cristianità sulla quale è fortemente basata l’identità stessa dei maltesi. Un cruccio, quasi un’ossessione, per Frans Sammut – immediatamente identificato come sinonimo di elevato spessore culturale e umano –, che non era nuovo a questo tipo di ricerche: è stato pluripremiato, infatti, a livello internazionale e conosciuto per il suo best seller Il-Gaġġa (La Gabbia) del 1971, giunto già alla sua quinta edizione, che ispirò l’omonimo film dello stesso anno, diretto da Mario Philip Azzopar.
“I Giovanniti – La storia dei Cavalieri di Malta” è così un ricco compendio di carattere storico realizzato con uno stile da narratore impeccabile, corredato da sublimi descrizioni di luoghi e personaggi. L’alternarsi di situazioni genera un ritmo armonioso, quasi incalzante, che fa strada a una narrazione mozzafiato: in alcuni momenti – e il capitolo sul Grande Assedio è un esempio calzante – Sammut racconta quel particolare episodio con la penna di un narratore consumato e maturo, che sa sempre come e quando pendere la bilancia a favore dell’esperienza del lettore.